"Quando era ancora un essere comune che osservava il precetto che proibisce la menzogna, al Budda Shakyamuni cavarono un occhio, strapparono la pelle, lacerarono la carne, succhiarono il sangue, spolparono le ossa, massacrarono i figli e portarono via la moglie. Ma, in tutti quegli innumerevoli kalpa, egli non disse mai una bugia. E quando, per i meriti che si era guadagnato, egli diventò un Budda, dichiarò che «nemmeno uno mancherà di conseguire la Buddità». Cioè, insegnò che, di coloro i quali pronunciano anche una sola volta le parole Nam-myoho-renge-kyo, nemmeno uno mancherà di conseguire la Buddità."
Dal Gosho "Nemmeno uno mancherà di conseguire la Buddità" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 1017)
Dal Gosho "Nemmeno uno mancherà di conseguire la Buddità" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 1017)