"L’uovo di un uccello all’inizio contiene solo acqua, ma da questa acqua, senza l’intervento di nessuno, si sviluppano un becco, due occhi e tutto il resto e infine un uccello che vola nel cielo. Anche noi, benché abbiamo un corpo vile chiuso nel guscio dell’ignoranza, covati dalla recitazione di Nam-myoho-renge-kyo, sviluppiamo il becco delle trentadue caratteristiche maggiori del Budda e le piume degli ottanta segni minori e possiamo volare nel cielo del vero aspetto di tutti i fenomeni e della realtà di tutte le cose."
Dal Gosho "Lettera a Niiike" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 914)
Dal Gosho "Lettera a Niiike" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 914)
"Il potente guerriero, il generale Li Kuang, la cui madre era stata divorata da una tigre, scagliò una freccia contro una pietra, scambiandola per la tigre, e la freccia vi si conficcò fino alle piume. Ma quando si rese conto che si trattava di una pietra, non riuscì più a perforarla. In seguito a ciò divenne noto come il generale Tigre di Pietra. Lo stesso è successo a te: sebbene i nemici siano in agguato, forse la tua risoluta fede nel Sutra del Loto ha sventato le loro persecuzioni prima ancora che si verificassero? Comprendendo questo, devi rafforzare la tua fede più che mai."
Dal Gosho "Il generale Tigre di Pietra" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 846)
Dal Gosho "Il generale Tigre di Pietra" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 846)
"Il più grande tesoro degli esseri senzienti è la vita. Coloro che sopprimono la vita altrui cadranno inevitabilmente nei tre cattivi sentieri. Per questo i re che mettono in moto la ruota osservavano il precetto di “non uccidere” come il primo dei dieci buoni precetti e, quando il Budda espose i cinque precetti all’inizio dei sutra hinayana, il primo di essi era “non uccidere”. Anche nel Sutra mahayana della Rete di Brahma “non uccidere” è il primo dei dieci precetti principali. Il capitolo “Durata della vita” del Sutra del Loto è quello in cui sono esposti i meriti che derivano dalla pratica del Tathagata Shakyamuni del precetto di “non uccidere”. Di conseguenza, coloro che uccidono saranno abbandonati da tutti i Budda delle tre esistenze e le divinità dei sei cieli del mondo del desiderio non li proteggeranno."
Dal Gosho "Raccomandare questo insegnamento al tuo signore ed evitare la colpa di complicità nell’offesa alla Legge" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 407)
Dal Gosho "Raccomandare questo insegnamento al tuo signore ed evitare la colpa di complicità nell’offesa alla Legge" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 407)
"In che modo bisogna prendere fede nel Sutra del Loto? Praticare gli insegnamenti di questo sutra senza fede è come entrare in una montagna piena di tesori senza mani [per raccoglierli] o come cercare di compiere un viaggio di mille miglia senza gambe. Afferra la fede che è ti lontana attraverso la prova concreta che ti è vicina."
Dal Gosho "Lettera a Horen" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 454-455)
Dal Gosho "Lettera a Horen" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 454-455)
"Dobbiamo proclamare esplicitamente le virtù di Myoho-renge-kyo! Così come i composti velenosi si trasformano in medicina, i cinque caratteri di Myoho-renge-kyo trasformano il male in bene. La Sorgente dei Gioielli si chiama così perché in essa le pietre si trasformano in gioielli. Allo stesso modo questi cinque caratteri possono trasformare i comuni esseri umani in Budda. Perciò, poiché il tuo amato padre ha recitato Nam-myoho-renge-kyo mentre era in vita, ha conseguito la Buddità nella sua forma presente nello stesso modo in cui le pietre si trasformano in gioielli. Le azioni da te compiute rappresentano dunque il massimo dell’amore e della devozione filiale."
Dal Gosho "Cavalli bianchi e cigni bianchi" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 944)
Dal Gosho "Cavalli bianchi e cigni bianchi" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 944)
"In sostanza, l’apparizione della torre preziosa indica che quando udirono il Sutra del Loto i tre gruppi di ascoltatori della voce percepirono per la prima volta la torre preziosa dentro la loro vita. Adesso i discepoli e i seguaci laici di Nichiren stanno facendo lo stesso. Nell’Ultimo giorno della Legge, non esiste altra torre preziosa che gli uomini e le donne che abbracciano il Sutra del Loto. Perciò ne consegue che coloro che recitano Nam-myoho-rengekyo, qualunque sia la loro condizione sociale, sono essi stessi la torre preziosa, e allo stesso modo sono essi stessi il Tathagata Molti Tesori. Non esiste altra torre preziosa che Myoho-renge-kyo. Il daimoku del Sutra del Loto è la torre preziosa e la torre preziosa è Nam-myoho-renge-kyo."
Dal Gosho "La torre preziosa" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 264)
Dal Gosho "La torre preziosa" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 264)
"Continua a praticare senza mai abbandonare la fede fino all’ultimo istante della vita e quando giungerà quel momento, ammira! Quando salirai sulla vetta della perfetta illuminazione e guarderai attentamente in ognuna delle quattro direzioni, con tua grande meraviglia vedrai che l’intero regno dei fenomeni è la Terra della Luce Tranquilla: il terreno è fatto di lapislazzuli, gli otto sentieri sono delimitati da cordoni dorati, dal cielo piovono quattro tipi di fiori e una musica risuona nell’aria. Tutti i Budda e i bodhisattva si dilettano carezzati dalle brezze di eternità, felicità, vero io e purezza. Si avvicina rapidamente il momento in cui anche noi saremo enumerati nella loro schiera. Ma se la nostra fede è debole, non giungeremo mai in quel luogo meraviglioso."
Dal Gosho "Le quattordici offese" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 675)
Dal Gosho "Le quattordici offese" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 675)
"Il riflesso della luna non dimora nell’acqua torbida e sui rami di un albero morto non ci sono uccelli. Il Budda non abiterà nel cuore di una donna senza cuore. Ma una donna che abbraccia il Sutra del Loto è come acqua pura nella quale dimorerà la luna del Budda Shakyamuni. [...] Quando nel proprio cuore si prende fede in Nam-myoho-renge-kyo, il cuore diventa una casa in cui va ad abitare il Budda Shakyamuni. Dapprima la persona non se ne accorge, ma col passare dei mesi il Budda che vive dentro il cuore comincia ad apparire come in un sogno, e il cuore, poco a poco, si riempie sempre più di gioia."
Dal Gosho "Il Budda dimora in un cuore puro" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume II, pag. 832)
Dal Gosho "Il Budda dimora in un cuore puro" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume II, pag. 832)
"Domanda: Possiamo dire: «Fuoco, fuoco», ma finché non ci mettiamo la mano sopra, non ci bruciamo. Possiamo dire: «Acqua, acqua», ma finché non la beviamo veramente non soddisfiamo la sete. Allora come si può sfuggire ai cattivi sentieri dell’esistenza solamente recitando il daimoku di Nam-myoho-renge-kyo senza capirne il significato? Risposta: Si dice che suonando un koto le cui corde sono fatte con tendini di leone, tutti gli altri tipi di corde si spezzino, e che basta sentir nominare le parole “prugne in salamoia” perché la bocca si riempia di saliva. Se persino nelle questioni secolari si verificano tali prodigi, quanto più grandi saranno i prodigi del Sutra del Loto!"
Dal Gosho "Il daimoku del Sutra del Loto" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 123)
Dal Gosho "Il daimoku del Sutra del Loto" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 123)