"Cina c’è una cascata chiamata la Porta del Drago. Le sue acque precipitano da un’altezza di cento piedi, più rapide di una freccia scagliata da un forte arciere. Si dice che un gran numero di carpe si raccolgano nel bacino sottostante sperando di risalire la cascata e che quella che riuscirà nell’impresa si tramuterà in un drago. Tuttavia, non una sola carpa su cento, su mille o anche su diecimila riesce a risalire la cascata, nemmeno dopo dieci o venti anni. Alcune sono trascinate via dalle forti correnti, altre cadono preda di aquile, falchi, nibbi e civette, e altre ancora vengono pescate con le reti, con i cesti e a volte perfino con i dardi, dagli uomini che si allineano su entrambe le rive della cascata larga dieci cho. Tale è la difficoltà per una carpa di diventare un drago. [...] Conseguire la Buddità non è più facile che per gli uomini di basso rango accedere ai circoli di corte o per una carpa risalire la Porta del Drago."
Dal Gosho "La Porta del Drago" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 890)
Dal Gosho "La Porta del Drago" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin, volume I, pag. 890)