"Sulle Montagne Nevose vive un uccello chiamato uccello che soffre il freddo il
quale, torturato dal freddo pungente, grida che la mattina seguente si
costruirà un nido. Ma quando si fa giorno trascorre le ore dormendo, riscaldato
dai tiepidi raggi del sole del mattino, senza costruirsi il nido. Così continua
a lamentarsi vanamente per tutta la vita. Lo stesso è vero per le persone.
Quando cadono nell'inferno e soffocano tra le sue fiamme, anelano a rinascere
come esseri umani e fanno voto di mettere da parte tutto il resto per servire i
tre tesori e ottenere l'illuminazione nella prossima vita. Ma, anche nelle rare
occasioni in cui capita loro di rinascere sotto forma umana, i venti della fama
e del profitto soffiano violenti e la lampada della pratica buddista si spegne
facilmente. Senza scrupolo essi sperperano le loro ricchezze per cose inutili,
ma lesinano anche il più piccolo contributo al Budda, alla Legge e all'ordine
buddista."
Dal Gosho "Lettera a Niiike" (Raccolta degli scritti di Nichiren Daishonin,
volume I, pag. 911)