"Alcuni hanno moglie, figli, servi, possedimenti, oro, argento o altri tesori, a seconda della loro condizione. Altri non hanno proprio niente. In ogni caso, che uno possieda delle ricchezze o meno, la vita stessa e` sempre il piu` prezioso dei tesori. Questo e` il motivo per cui i santi e i saggi del passato offrirono la loro vita al Budda, e diventarono loro stessi dei Budda. Sessen Doji offri` il suo corpo a un demone per ricevere in cambio un insegnamento composto da otto caratteri [...] Tali pratiche austere sono per santi e saggi, ma non per la gente comune. Anche i comuni mortali, ad ogni modo, possono raggiungere la Buddita` se nutrono nel proprio cuore un'unica cosa: una fede sincera. Piu` profondamente, una fede sincera e` la volonta` di vivere lo spirito, non le parole, del Sutra."
Da "L'offerta del riso" (gli scritti di Nichiren Daishonin, vol. 4, pag. 285)
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